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CORRUZIONE !

NEL PARLAMENTO EUROPEO …

Incursione macro nella camera dell’euro …

Arrestato per presunta corruzione legata al Qatar …

La polizia belga ha arrestato l’europarlamentare greco-socialista Eva Kaili [vicepresidente del Parlamento europeo] e altri quattro sospetti in relazione a un’indagine sulla corruzione che coinvolge il Qatar, che ospita la Coppa del Mondo. La vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, socialista greca, e altri quattro detenuti hanno testimoniato davanti a un giudice a Bruxelles sabato (10 dicembre), un giorno dopo il loro arresto in relazione alla presunta corruzione legata al Qatar, che ospita la Coppa del Mondo.

Gli inquirenti sospettano un piano per influenzare le decisioni politiche ed economiche nell’Eurocamera. Cinque arrestati e 600.000 euro sequestrati, per ora, è il risultato di un macro blitz che si riversa nel cuore dell’Unione Europea e della Coppa del Mondo di calcio. Membri ed ex membri del Parlamento europeo sono indagati, per presunto riciclaggio di denaro e corruzione che proverrebbe da un Paese del Golfo, «la stampa belga ha identificato il Qatar». La polizia ritiene che la nazione del Golfo Persico abbia violato le leggi per ottenere favori e riciclare le critiche alla Coppa del Mondo. Una situazione che si è venuta a creare dopo le polemiche sulle sue violazioni dei diritti umani, dovute soprattutto ai casi di sfruttamento del lavoro nei confronti dei migranti che lavoravano nei cantieri della Coppa del Mondo. Gli arrestati per la presunta partecipazione a un piano di corruzione per influenzare il Paese arabo, tra cui la vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, hanno testimoniato sabato 10 dicembre davanti al giudice Michel Claise, che deciderà se rilasciarli o meno. L’inchiesta si è svolta dopo il macro blitz di venerdì in cui la polizia di Bruxelles ha effettuato 17 perquisizioni in diversi quartieri della capitale belga, tra cui l’abitazione di uno dei 14 vicepresidenti del Parlamento europeo.

Le prime indagini si concentrano sui presunti tentativi del Qatar di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo; lo Stato arabo avrebbe versato «ingenti somme di denaro e offerto importanti doni a terze parti con un’importante posizione politica o strategica all’interno del Parlamento europeo», ha dichiarato la Procura federale, «I raid di oggi hanno permesso agli investigatori di recuperare circa 600.000 euro in contanti (…) Sono stati sequestrati anche attrezzature informatiche e telefoni cellulari». Questi elementi saranno analizzati nell’ambito delle indagini, ha aggiunto l’ufficio del procuratore.

Chi sono i cinque arrestati? …

Tra gli arrestati figurano anche un assistente parlamentare del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, il compagno di Kalii, ex europarlamentare socialista italiano, che la stampa locale ha identificato come Pier-Antonio Panzeri, il neoeletto presidente della Confederazione Internazionale dei Sindacati (ITUC), l’italiano Luca Visentini e un lobbista, la cui identità non è ancora stata resa nota…, In seguito all’arresto, Kalii, presentatrice televisiva di 44 anni, è stata espulsa dal suo partito politico, ha annunciato il presidente dei socialisti greci (PASOK) Nikos Androulakis sul suo account Twitter.

Riciclaggio di immagini?…

Nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta corruzione, la stampa belga ricorda che lo scorso novembre, pochi giorni prima dell’inizio del torneo internazionale di calcio, l’eurodeputata greca ha incontrato il ministro del Lavoro del Qatar Ali bin Samikh Al Marri, durante il quale ha dichiarato: «Penso che la Coppa del Mondo per gli arabi sia stata un grande strumento per la trasformazione politica e le riforme», aggiungendo poi che il Parlamento europeo ha «riconosciuto e rispettato» i progressi del Qatar in materia di riforme del lavoro. Nel frattempo, Visentini ha accolto con favore i progressi compiuti dagli organizzatori della Coppa del Mondo sui diritti dei lavoratori, ma ha insistito sul fatto che «la pressione» deve essere mantenuta anche dopo la fine del torneo di calcio.

Negli ultimi anni, il Qatar è stato scosso da polemiche sulla presunta schiavitù lavorativa «moderna». In un’intervista, il direttore del progetto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro in Qatar, Max Tuñon, ha difeso i progressi delle nuove leggi sul lavoro del Paese, dopo l’abolizione del sistema della kafala e la regolamentazione di un salario minimo di 1.000 riyal (circa 280 dollari), ma i ricercatori di Amnesty International hanno sottolineato che, anche dopo l’attuazione delle riforme, hanno continuato a riscontrare casi di sfruttamento del lavoro, come lavoratori che non hanno ricevuto il salario per almeno sette mesi consecutivi…. La confisca dei passaporti dei dipendenti stranieri e la morte di molti di loro per le condizioni insalubri e le alte temperature durante il lavoro all’aperto sono state tra le principali accuse che hanno gettato un’ombra sul torneo ancor prima che iniziasse. Da allora, l’organizzazione che ospita la Coppa del Mondo ha fatto di tutto per migliorare la propria immagine a fronte delle critiche rivolte al suo operato in materia di diritti umani e di lavoro.

fuente: AFP. edición, traducción y correcciones en español: X-2